SOSTEGNO A PROGETTI 2021–2022
DIPTICO Y VARIACION di Lorenzo Letizia e Anna Paola Bacalov è un progetto che prevede diverse forme di fruizione autonome, che possono essere abbinate oppure incontrate singolarmente:,un’opera video, uno spettacolo che mette in dialogo danza e videoarte, una dimensione installativa-performativa site specific. Si sceglierà la forma da dare in base ai luoghi, alle possibilità e caratteristiche disponibili.
DIPTICO Y VARIACION può essere ospitato in spazi interni come esterni, teatrali, sale cinematografiche, musei, gallerie d’arte.
DIPTICO Y VARIACION
Opera video
32 minuti dove il tempo accade e si dilata
Il bianco di una cava di zolfo
Uno spazio ampio e chiaro
Un corpo
Due partiture di movimento
Oggetti di ghiaccio che si stanno sciogliendo
Momenti in cui tutto è disabitato
Le due partiture di movimento sono inizialmente presentate sul materiale sonoro che le ha generate, poi, attraverso il linguaggio del cinema,
subiscono variazioni ritmiche e musicali.
Offriamo a chi guarda sistemi diversamente composti proponendo DIFFERENZA
alla partecipazione della funzione percettiva.
https://youtu.be/H5l4NFWQupU?si=Axe8lVm87xASV346
DIPTICO Y VARIACION
EnVivo
(spettacolo di danza e video)
DIPTICO Y VARIACION
Matrice e Tasselli
(forma installativa/performativa site specific:
partiture di movimento
danza dal vivo e/o in video)
per maggiori informazioni scrivere a apaolabac@gmail.com
compagnia tardito/rendina
SONJA
di e con Federica Tardito
accompagnamento alla creazione Aldo Rendina
Liberamente ispirato alla figura di Sonja dall’opera Zio Vanja di Anton Cechov
ideazione luci Lucia Manghi
ambiente sonoro Aldo Rendina
consulenza musicale Michele Anelli
immagine proiettata Pietro Bologna
costumi Monica Di Pasqua
produzione compagnia tardito/rendina
coproduzione Sosta Palmizi e Arbalete
con il sostegno di Europa Teatri, Compagnia Zerogrammi e Arte in Movimento
progetto vincitore bando AiR-Artisti in Residenza 2020 della Lavanderia a Vapore
Una soggettiva sul personaggio di Sonja, un viaggio che si situa tra le pagine scritte dell’opera Zio Vanja di Anton Cechov. In scena viene evocato il mondo di una donna, dai delicati e azzurri moti dell’anima e di un amore non corrisposto. Il personaggio, arrestandosi sulla soglia della narrazione, ne prende distanza per farsi vicina alla dimensione interiore e dar voce alla parte invisibile. Per lasciar emergere l’inedito stupore dell’inespresso.
Mi sono sentita toccata dal personaggio di Sonja come se questa anima femminile mi risuonasse nel profondo, uno strano sentimento di stupore e vicinanza. Con non poco tragicomico coraggio avanzo i primi passi verso la sua figura dai desideri mancati, dallo sguardo rivolto verso il cielo. Mossa da un desiderio di levità, scorgo una sottilissima vena sospesa, in bilico, tra l’anelito al sublime e il suo inevitabile inciampo.
Un ringraziamento particolare a Danio Manfredini, Doriana Crema, al soffio di Raffaella Giordano, all’inesauribile disponibilità di Antonio Rendina e alla complicità di Carlo Cantono e Massimo Vesco.
https://www.compagniatarditorendina.com/
ARCHIVI VIVENTI
a cura di Laura Delfini
Archivi Viventi è un progetto che ha l’obiettivo di arginare la perdita di memoria del patrimonio della danza di ricerca italiana degli anni Ottanta ; allo stesso tempo ne vuole immaginare una raccolta che risulti interessante e ricevibile.
Archivi Viventi coinvolge gli artisti di danza impegnati in prima persona in racconti incentrati sulle esperienze vissute durante gli anni Ottanta.
Le narrazioni si sviluppano attorno ad alcuni temi individuati:
• le pratiche
• gli spazi performativi
• i luoghi di studio
• il corpo
• i temi coreografici
• le metodologie
• le coreografie
Il 19 dicembre 2020 è stato realizzato il primo appuntamento (online): una sorta di numero zero che ha visto il contributo di Claudia Monti, Giovanna Summo e Ian Sutton, i tre artisti con cui il progetto è iniziato. Sono stati invitati ad assistere artisti, organizzatori, giornalisti, studiosi. In seguito il gruppo si è allargato e attualmente è composto da Alessandro Certini, Claudia Monti, Giovanna Summo, Ian Sutton e Teri Weikel. Con loro abbiamo realizzato una performance di narrazioni della durata di un’ora circa andata in scena dal vivo tra agosto e ottobre 2021 a Tuscania, Roma e Modena. Durante la performance ogni artista presenta una tra le proprie brevi narrazioni preparate e supportate da materiali ( immagini fotografiche, disegni, video, musiche e costumi ).
Sino ad oggi il progetto è stato sostenuto da:
Vera Stasi/TUSCANIA DANZA 2021 / PROGETTI PER LA SCENA grazie al sostegno del Ministero della Cultura, Promozione Danza Art. 41 e della Fondazione Carivit. Associazione per lo sviluppo della danza Arbalete ( Genova )
Progetto Interazioni curato da Salvo Lombardo / Chiasma (Roma)
Terza edizione del CineDanza Festival, Drama Teatro (Modena).
http://www.progettiperlascena.org/1/archivi_viventi_4516765.html
IAT GONG
Echo Art in collaborazione con la compagnia Arbalete e Ontheground, presenta IAT GONG, la prima scuola dedicata alla musica, alla danza, al teatro dei popoli.
Un occasione straordinaria per poter condividere con un gruppo di maestri e docenti provenienti da tutto il mondo, tecniche artistiche ed approfondimenti teorici sulle arti delle tradizioni e del contemporaneo.
www.echoart.org
info@echoart.org
NEL SEGNO DELL’ ANGELO
Negli anni ’90 i danzatori di Arbalete collaborano attivamente alle prime fasi del progetto di Alberto Terrile Nel segno dell’angelo, posando in volo per foto di singoli angeli e in gruppo per la foto del sestetto che diventerà poi un manifesto e locandina della compagnia nel 1994. Tra le foto di angeli c’è anche la Tomba di Arbalete pensata secondo la tradizione genovese di avere una tomba di famiglia.
“…La cosa più difficile per l’essere umano è prendere le distanze dal falso io, l’io che esiste solo nei desideri egoici, l’io che fa credere che questa sia l’unica realtà fondamentale della vita “.
Tratto dal libro: “Nel segno dell’Angelo” di Alberto Terrile (2008)
www.albertoterrile.it
contact@albertoterrile.it
LA DANZA E LE ARTI
Dal 1994 al 2001 l’associazione Arbalete dà vita a una rassegna orientata all’interdisciplinarietà e all’incontro tra diversi linguaggi artistici. La rassegna inizia nel 1994 con il titolo MUSICA E COREOGRAFIA CONTEMPORANEA e dall’anno successivo prende il titolo LA DANZA E LE ARTI spettacoli, video, incontri sulla linea di confine. Ha come Enti promotori la Regione Liguria Ufficio Promozione Culturale e in alcune edizioni il Comune di Genova. Gli spazi coinvolti sono il Teatro della Tosse, Il Teatro G.Modena, Palazzo Ducale, l’Accademia Ligustica di Belle Arti, Il Circolo Culturale V-Idea , la sala Pietro Germi, il Club Amici del Cinema.
La rassegna porta a Genova alcuni artisti che otterranno in seguito un grande riconoscimento a livello internazionale: Pippo Delbono, Wim Vandekeybus, Compagnia Castafiore, Doug Elkins, oltre ad alcuni dei più significativi autori della danza contemporanea italiana degli anni 80-90: Ian Sutton, Giovanna Summo, Alessandro Certini, Charlotte Zerbey, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Pierpaolo Koss, Clelia Moretti, Maddalena Scardi, Federica Tardito, Aldo Rendina.
Oltre agli spettacoli vengono organizzate una serie di iniziative collaterali: la prima rassegna di videodanza a Genova presso il Circolo Culturale V-Idea in collaborazione con Marilena Riccio e Napolidanza, 1994 e 1995.
Negli anni successivi, oltre ai video, LA DANZA E LE ARTI include un programma curato dalla Cinematheque de la danse di Parigi e presentato da Bernard Remy o da Nicolas Villodre con film su: Loie Fuller, Isadora Duncan, Martha Graham, Mary Wigman, Valeska Gert, Harald Kreutzberg, Doris Humprey, Carmen Amaya, e i programmi speciali: Danse de rituel con film di Maia Deren, Hijicata a l’image con il film Hosotan di Keiya Ouchida, Merce Cunningham 1978 – 1983, film realizzati da Charles Atlas, danza e cinema di animazione - esperimenti e rarità dal 1935 al 1990, Jazz, tip tap, black dance americana 1950 – 1980 Collezione Jo Milgram, Danza e arti visive: Kandinsky, Schlemmer, Léger.
conferenze e dibattiti :
Laura Delfini Rudolf Laban, l’autonomia del linguaggio della danza 1996
Elena Randi Francois Delsarte, alle origini della danza moderna 1996
Marinella Guatterini presenta i coreografi A. Bertoni e M. Abbondanza 1997
Elvira Bonfanti A proposito di M. Cunningham 1998
Eugenia Casini Ropa Quale danza per quale scuola 1999
Betti Marenko Tra carne e pelle: mappe del corpo e tecnologie di de/costruzione identitaria 1999
Cristina Garrone Danze sacre / simboli in movimento 1999
Aline Nari Incontri di storia della danza 2000
e workshop di danza contemporanea, contact improvisation, danza sensibile, butho, aikido, acquaticità, danza del ventre.
MODIdiDA‘ / Laboratorio under 20
Dal 2011 l’Associazione Arbalete programma annualmente una serie di incontri di danza contemporanea rivolti ad adolescenti, allo scopo di appassionare alla danza il giovane pubblico e avvicinare i giovani alla creatività corporea. Il lavoro proposto non incoraggia la competizione o l’agonismo, né si ispira a modelli da imitare, ma cerca di dare importanza alla collaborazione di gruppo ed alla crescita personale di ciascuno, in direzione di una conoscenza esperienziale nella quale le azioni e i movimenti del corpo consentono di comprendere al di là dei concetti e delle parole. MODIdiDA’ poliedrici approcci alla danza contemporanea è il nome che è stato dato a questo progetto nel 2012 dai ragazzi che vi partecipavano. Dal 2011 ad oggi i laboratori sono stati condotti da Nicoletta Bernardini, Veronique Liaudat e Claudia Monti con interventi periodici dei seguenti docenti: Daniela Biava, Piera Pavanello, Cristiano Fabbri, Boris Vecchio, Giovanni Di Cicco, Antonio Tancredi, Elisabetta Vittoni, Giovanna Tartari.
L’esito conclusivo di ogni ciclo di lavoro è stato ospitato in importanti occasioni (Festival Notturno in danza, Teatro G.Modena Genova 2011, Festival Andersen, Sestri Levante 2012, Rassegna TegrasGenova 2013, Rassegna DANZARETEATRO, Teatro G. Modena, Genova 2014, Rassegna Tegras, Teatro G. Modena, Genova 2015, Teatro della Tosse, Rassegna Resistere e creare, Genova 2016 e 2017, Teatro dell’Arca, Genova 2018)
DANZARE OLTRE
Nasce dalla positiva esperienza effettuata a partire dal 2009 al Teatro della Tosse di Genova , nell’ambito di una proposta sperimentale di laboratori rivolti al sociale all’interno del progetto IL TEMPO LIBERATO. Da allora Nicoletta Bernardini e Claudia Monti hanno condotto ogni anno laboratori di teatro danza rivolti agli over 50, per promuovere l’agire creativo del corpo a qualsiasi età. In questo percorso la danza è proposta come un linguaggio praticabile per tutti. Una danza che mette in sintonia le persone senza omologarle, valorizza il modo di muoversi personale e orienta verso un corpo autenticamente vissuto, lontano dai modelli imposti dai media e dalla pubblicità.
DANZARE OLTRE fa parte dei corsi di Teatro de La Falegnameria. Arbalete sostiene la parte di creazione e documentazione del progetto.